E’ raro trovare una chiesa nel territorio padovano ed in Veneto colma di opere lignee; solitamente le statue sono in pietra come pure gli altari.
Per la suddetta ragione e per la poca distanza che intercorre tra la chiesa di Santa Maria Delle Grazie di Piove di Sacco ed il mio paese, questo luogo sacro ha catturato la mia attenzione.
L’importanza del Santuario della Madonna Delle Grazie di Piove di Sacco, dal punto di vista artistico, sta nell’essere ricchissima di opere d’arte di ogni genere. Tavole, tele, statue, altari, tabernacolo, confessionali, soffitto ligneo e dulcis in fundo, una Madonna col Bambino di Giovanni Bellini (tempera su tavola).
Sfortunatamente, non è necessario essere dei restauratori di opere lignee, per accorgersi del precario stato di conservazione in cui sono ridotte alcuni manufatti in legno presenti in questo Santuario.
LA ZONA ESTERNA
Ai lati della porta d’ingresso all’antisacrestia vi sono due statue, poste all’aperto. Trattasi di due Angeli seicenteschi, in legno policromo, di fattura artigianale.
Queste due sculture posseggono ancora la policromia originale (anche se alterata dalla patina sovrastante), che però manifesta segni evidenti di cedimento della pellicola pittorica. Questa andrebbe preservata, così come andrebbero ricostruite e reintegrate le parti lignee mancanti a causa dell’incuria, del trascorrere del tempo e dell’attacco di insetti xilofagi.
GLI INTERNI
Da un altare demolito proviene anche il Crocefisso in legno policromo con una figura muliebre (la Maddalena?), inginocchiata ai piedi del Cristo. La fattura del lavoro è buona, molto curata nei caratteri anatomici e ancor di più nella forza espressiva dei volti, intensa e drammatica, ma che rischia di non essere letta e percepita dall’osservatore, perché lo stato di degrado è abbastanza avanzato.
L’ALTARE
Un’altra opera di singolare imponenza è l’altare ligneo di epoca barocca.
La sua grandiosità è data non solo dalle dimensioni, poiché arriva sino alla sommità dell’arco trionfale, ma anche dal carattere estetico realizzato in legno dorato, dalla spettacolarità strutturale con cui sono realizzate volute fregi e figure scolpite (Eterno Padre e Angeli) e a quanti altri elementi lo compongono.
All’interno dell’altare in legno si trovava il Tabernacolo dorato, ora sito in sacrestia, costruito sul modello del classico tempietto, con le sue colonnine, simboli e motivi decorativi. Esso costruisce davvero un arredo sacro di singolare magnificenza ed attira l’attenzione con lo scintillio della doratura che lo riveste tutto.
I CONFESSIONALI
Da non dimenticare i due maestosi confessionali, costituiti ognuno, da quattro grandi colonne corinzie che scandiscono le tre aperture del confessionale.
Le colonne sono poste alla base di una serie di cornici sovrapposte, che sorreggono un enorme timpano aperto centralmente. In questa apertura è inserito un grande stemma francescano.
I due confessionali, sono tra le opere lignee meglio conservate di questa chiesetta e sono tra i confessionali più imponenti che io abbia visto non solo nella zona di Piove Di Sacco, ma in tutta la provincia di Padova.